(” Archivio Storico Lombardo” 1960), si rileva che nel 1147 Curno, pur essendo ormai Comune a sè, apparteneva ancora alla parrocchia di S. Grata inter vites.Il “Burgus canalis” aveva due porte: la Porta de Canale e la Porta Colombina. Questa seconda, pure ribellandosi ai tentativi di ubicarla con certezza, richiama i frati della Colombina, sui quali la prima notizia ci è fornita da Bartolomeo de Osa e ci riporta al 1319: cfr. Barachetti, “Bergomum”, 1964, pag. 39. In questo articolo è segnato l’atto di nascita del Convento della Colombina; l’atto di morte; descrizione del chiostro; inventario del 1797. Ma su di esso spero di ritornare accennando alla trattoria che conserva tuttora la denominazione” della Colombina”.
Qui nello spazio fra la Porta di S. Alessandro ed il recinto con la colonna della distrutta Basilica, seconda una versione popolare doveva trovarsi la porta della Colombina, che doveva dar adito per l’entrata e l’uscita della città. Errore! Nel tempo passato e precisamente verso il 1910 esisteva un ben avviata trattoria detta della Colombina, che ricordo tenuta per un certo tempo dal sig. Correggi. Ora quell’esercizio è passato verso la metà del Borgo Canale. La Porta della Colombina doveva essere situata verso il monastero di S. Gottardo.
La Porta della Colombina doveva trovarsi in questi paraggi, se i frati erano appunto chiamati i “Frati della Colombina” o come scrive il Pasta, erano “detti della Colombina dalla vicina porta della città, che con tale nome a quei tempi era chiamata”. Il Barachetti, nel suo prezioso lavoro, afferma essere molto controversa la indicazione di Porta Colombina perchè alcuni la chiamavano Porta di Caritate, suffragando il suo dire con argomenti vari. Fra essi dà l’esempio di aver trovato nel Registro delle Terminazioni una deliberazione data 6 Giugno 1955, che fa cenno all’avvenuta elezione di due frati di S. Gottardo o della Colombina. Don Locatelli Zuccala accenna nel suo manoscritto “Memorie di Bergamo” : “..furono soppressi…quello dei Padri Serviti di S. Gottardo posto sotto il Castello nella vicinia di Borgo canale. I fondi… furono applicati all’Erario pubblico…” Novembre 1978